La fattoria verticale vegana
Nasce negli Stati Uniti, a Philadelphia, la prima fattoria verticale vegana.
Metropolis Farms oltre ad essere la prima fattoria cruelty free al mondo è anche la prima fattoria verticale creata al secondo piano di un edificio.
Andiamo a scoprire questa farm totalmente cruelty free più unica che rara.
Il creatore della fattoria verticale vegana
Metropolis Farms è stata ideata da Martin Armstrong. Il famoso economista è stato per ben due volte nominato per il premio Nobel ed è stato nominato “Forex-person of the year” nel 2015. La sua idea rivoluzionaria ha trovato terreno fertile a Philadelphia dove ha preso vita la prima fattoria verticale del mondo.
Come funziona la fattoria verticale vegana
La fattoria verticale vegana ideata da Mr. Armstrong sfrutta le tecnologie tradizionali per la coltivazione indoor (ovvero “al coperto”). Dalla luce artificiale ai dispositivi per il controllo di temperatura e umidità.
Peró, diversamente dalle classiche farm, è in grado di utilizzare il 98% di acqua in meno. Questo risultato è frutto di un sistema che reimmette l’acqua in circolo dopo averla trattata.
Grazie a questo sistema e all’uso della moderna robotica, il consumo di energia si riduce dell’82%.
In questo modo e grazie allo sviluppo in verticale, in soli 11 mq si riescono a produrre circa 120.000 piante.
La novità: è tutto vegan
Ma la vera novità della Metropolis Farms è il suo essere vegan al 100%.
Proprio per tale ragione la fattoria verticale vegana non usa pesticidi, erbicidi e fertilizzanti animali. In sintesi non viene usato nessun sottoprodotto di origine animale, come certificato dall’American Vegetarian Association.
E per combattere gli organismi indesiderati, l’idea escogitata dal creatore di Metropolis Farms è quello di utilizzare le piante carnivore.
Il via libera alle fattorie verticali vegane
Le parole d’ordine delle Metropolis Farms sono efficienza, ecosostenibilità e sostegno ai prodotti locali.
Le fattorie verticali vegane si costruiscono in circa una settimana. Ció che è ancora più impressionante è che in un paio di mesi possono già regalare i primi frutti.
Per tale ragione, senza alcun timore della concorrenza, dopo la farm di Philadelphia, ci sono progetti di nuove farm anche a New York, Washington e Baltimora.
Leggi i dettagli su metropolisfarmsusa.it
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