Rifiuti radioattivi: il Brexit inquina le acque.
Con l’uscita dall’Unione Europea le acque inglesi potrebbero diventare una discarica di rifiuti radioattivi. Con il brexit dell’Inghilterra dall’Unione Europea, infatti, viene a mancare qualsiasi obbligo di rispetto in capo all’UK della normativa ambientale. C’è da aspettarsi che le grandi compagnie inglesi non si facciano scappare l’opportunità di approfittarne per buttare i propri rifiuti a mare. Anzi, c’è da giurarlo.
Una mail della Ineos, una raffineria inglese, ha infatti puntualmente manifestato l’intenzione da parte della compagnia di versare in mare le acque inquinate dalla fratturazione idraulica, un procedimento che produce niente di meno che rifiuti radioattivi.
Dal canto suo la stessa Ineos, nella mail incriminata, assicura di trattare i rifiuti rendendoli innocui. Che dire? Non vi è nessuna certezza sulla reale efficacia della procedura e tra le sostanze che possono restare disciolte in acqua nonostante il trattamento vi sono l’acetone e sopratutto il cloruro di metilene, sostanza potenzialmente cancerogena.
Il fatto è che i regolamenti dell’UK in merito al trattamento dei rifiuti inquinanti sono attualmente insufficienti, come conferma anche un recente report del natural environmental research council. E in caso di uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea le raffinerie inglesi rimarrebbero libere di approfittare in tutti i modi delle larghe maglie della legislazione vigente. C’è solo da sperare che il governo inglese rinforzi la sua normativa ambientale interna in modo da limitare i danni.
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