Rinviato il Piano lupo
La protesta degli animalisti ha sortito gli effetti sperati. Il Piano lupo è stato rinviato.
La Conferenza Stato Regioni ha deciso di rinviare qualsiasi decisione in merito al Piano lupo al 23 febbraio.
Le proteste per il Piano lupo
Dopo giorni di attese, polemiche e proteste il Piano Lupo è stato rinviato.
Da parte del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti non ci sono state particolari obiezioni, se non un po’ di polemica. Ha, infatti, dichiarato di avere “il cuore in pace, non sono stato a guardare: se le Regioni si sfilano e non approvano questo piano, non lo approvino. La gestione del lupo tocca a loro, io sto dando solo l’inquadramento legislativo. Poi se vogliamo nasconderci dietro un dito e farsi fotografare col lupetto in mano, si faccia pure”.
Anche il Governo, assieme alle Regioni, ha quindi deciso di prendere tempo.
L’abbattimento controllato
Ci sarà insomma da riflettere. Il fulcro del dibattito è, infatti, l’abbattimento controllato dei lupi fino al 5% degli animali presenti sul territorio nazionale. E probabilmente (si spera!) sarà proprio questa la misura a venire eliminata dal Piano lupo. Al contrario, saranno mantenute le misure destinate a permettere una sana convivenza tra lupi e bestiame.
L’auspicio, pertanto, “è che si torni a un confronto sereno e costruttivo con tutti i soggetti interessati per arrivare rapidamente all’approvazione di un Piano con azioni concrete ed efficaci che escluda gli abbattimenti”.
La vittora delle associazioni animaliste
Questi rinvio è stato letto dalle associazioni animaliste come un primo passo per la salvezza dei lupi italiani. La protesta ha insomma portato i suoi frutti.
I rappresentanti di Lav ed Enpa, a seguito dell’incontro della Conferenza Stato Regioni, hanno incontrato il presidente Bonaccini. Il presidente “ha riferito che le Regioni non approvano il Piano Lupo e il documento sarà rispedito al ministro dell’Ambiente Galletti”.
Le associazioni quindi non possono che essere soddisfatte di “questo primo risultato che conferma le posizioni etiche e scientifiche fermamente contrarie all’uccisione dei lupi”. E “ringraziano le Regioni e l’opinione pubblica per l’attenzione dedicata a questa emergenza: la mobilitazione #cacciaunNO continua, manteniamo alta l’attenzione”.
Che dire…Speriamo non si tratti solo di un rinvio!
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