Un rifugio per ogni zampa: case per randagi
Il comune di Maruggio in collaborazione con l’associazione tedesca “Tierfreunde italien e V.” ha dato vita alle case per randagi.
I cani abbandonati hanno finalmente una casa. Grazie al progetto “Un rifugio per ogni zampa” sono state, infatti, create delle case per randagi. Così nessun cagnolino dovrà più passare l’inverno al freddo e senza cibo.
Un aiuto dalla Germania: case per randagi
È arrivato dalla Germania, più in dettaglio dall’associazione Tierfreunde italien e V. un aiuto concreto per i cani.
L’associazione tedesca ha donato al Comune di Maruggio 22 cucce che il Sindaco ha prontamente provveduto a far installare nella città. come si legge nel sito ufficiale dell’associazione “Insieme con il sindaco, sono state identificate le migliori posizioni per collocare le cucce. Le cucce sono state saldamente ancorate a terra e su ogni cuccia è stato messo un avviso per informare del bene di proprietà del Comune”.
Un Comune virtuoso
Ma non è la prima iniziativa pro cani abbandonati del Comune di Maruggio. Infatti, già negli anni scorsi il Comune si era contraddistinto per campagne di sensibilizzazione nei confronti del fenomeno del randagismo. Più in dettaglio, si trattava di campagne di microchippatura e sterilizzazione dei nostri amici a quattro zampe. E non solo, aveva molto colpito anche l’iniziativa dei bau bar. Sono state, infatti, disposte in giro per il territorio comunale diverse ciotole dove i randagi possono andare a mangiare e bere liberamente.
La soddisfazione
Ad esprimere la massima soddisfazione per le case per randagi è stato proprio il consigliere comunale delegato al randagismo Rosario De Rubertis.
“Questa è una delle tante idee in cantiere rivolte ai nostri amici. Attraverso le varie iniziative siamo riusciti a dare dignità a coloro che prima erano considerati una vera e propria piaga sociale. Sono state già montate le prime dieci cucce per i randagi di quartiere e nei prossimi giorni saranno installate le altre negli spazi verdi pubblici. Siamo uno dei primissimi Comuni in Italia ad operare in questa direzione. La convivenza e il rispetto – conclude De Rubertis – di qualsiasi essere vivente rappresentano il sale della nostra comunità”.
Possiamo solo augurarci, dunque, che iniziative così belle si diffondano lungo tutto lo stivale.
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