Breve storia del tè

“Per spegnere la sete, bisogna bere dell’acqua; per far svanire la tristezza e la collera, bisogna bere del vino; per scacciare il torpore e la sonnolenza, bisogna bere del tè”. Sono parole di Lu Yu, vissuto tra il 733 e l’804 e autore del trattato che costituisce l’atto di nascita della tradizione e della storia del tè in Cina: il Chajing. Insomma, quando in Europa si sta formando l’impero carolingio, in Cina si afferma l’impero del té. Una bevanda che, con il diffondersi della religione buddhista, viene sempre più utilizzata come mezzo per tenersi svegli nelle lunghe meditazioni.

Storia del tè

Una prelibatezza che in Europa arriva solo molto dopo, coi gesuiti portoghesi, e il cui commercio rimane a lungo monopolio della Cina: fino a quando la corona inglese non decide di impadronirsene. Dalla sua introduzione in Inghilterra all’epoca di Carlo II e della sua sposa portoghese Caterina di Braganza (fu proprio lei a introdurre il rituale del tè), al tea party americano del 16 dicembre 1773 fino alle guerre dell’oppio nei decenni centrali dell’ottocento, il tè è il protagonista di una storia magicamente nascosta in ogni sua piccola goccia. Chi non la conosce gode solo a metà.

Leggi l’articolo completo di Davide Schimd su veganogourmand.it

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *