Stop ai conigli in gabbia

Il Parlamento europeo ha detto definitivamente no ai conigli in gabbia. Con 410 voti favorevoli, il Parlamento europeo ha approvato una serie di misure volte a migliorare le condizioni di vita dei conigli negli allevamenti.

Stop ai conigli in gabbia

Mai più conigli in gabbia

14 marzo 2017. Una data importante per tutti i conigli del continente europeo. Mai più conigli in gabbia in tutta Europa. Così ha deciso il Parlamento.

Era stata proprio l’Italia, nel 2014, che per prima aveva portato a galla il problema degli allevamenti di conigli in gabbia. Come per molte altre realtà simili, queste procedure disumane, tenute nascoste per decenni, sono state portate alla luce tramite inchieste e petizioni. Nel caso specifico, il contributo fondamentale è stato quello di CIWF Italia, ente impegnato da anni nella lotta per lo stop ai conigli in gabbia.

Una storica vittoria

E sono proprio le parole di Philip Lymbery, direttore Internazionale di CIWF, a darci la dimensione di questa vittoria.

“Che giorno fantastico per i conigli europei! I conigli allevati sono tenuti ben nascosti, ma sono allevati a centinaia di milioni in Europa. Questa cruciale legislazione specie specifica e il report sul benessere dei conigli consentiranno che il benessere dei conigli non sia più ignorato”.

E nondimeno, le parole di Annamaria Pisapia, direttore di CIWF Italia Onlus.

“Quello di oggi è un giorno storico per i conigli, tra gli animali più dimenticati in Europa. E’ altrettanto straordinario che l’emendamento salva gabbie dell’industria sia stato respinto, un chiaro segnale che i politici hanno accolto le istanze della società civile”.

La situazione dei conigli in gabbia

Si può parlare di storica vittoria proprio tenendo conto dell’attuale situazione dei conigli in gabbia di tutto il mondo.

Infatti, i dati Faostat 2013 evidenziano che vengono portati al macello nel mondo più di 1,1 miliardi di conigli all’anno. La Cina è al primo posto con di più di 475 milioni di conigli macellati all’anno.

Come riportato nel documento Note on EU Market situation – Rabbit sector redatto da Copa Cogeca (2016), nel 2014 la produzione in Europa di carne di coniglio si attestava attorno alle 25000 tonnellate, con una riduzione del 3,5% rispetto al 2013. In Europa, il primo posto per la produzione di carne di coniglio va alla Francia, seguita dalla Spagna. Ma il terzo posto su questo orribile podio va all’Italia con 55000 tonnellate di carne di coniglio.

Una vera e propria carneficina. Ma c’è di più. Tutti questi conigli la loro vita l’hanno passata in delle gabbie microscopiche. E se ancora non si può fare molto per fermare lo sterminio di questi animali quantomeno un piccolo passo avanti è stato fatto. Almeno la loro vita non sarà una cosa altrettanto orrenda. Infatti, grazie a questo voto favorevole, il Parlamento europeo ha affidato l’incarico alla Commissione Agricola di elaborare le norme minime per la protezione dei conigli d’allevamento.

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